HOME|INFO|CARRELLO|CONTATTI|CERCA
 
 
Avrò cura di te  
 
 Librinet
 
Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un'anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l'ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfet ...
 
Leggi recensione
 
 
 
  Attualita’

  Filosofia

  Giuridica

  Informatica

  Letteratura

  Ragazzi

  Religione

  Saggi

  Storia

  Varia
   
 
 
Titolo
Autore
Parole Chiave
 
 
 
 
 
 
 
Il viaggio | 1ª ed.
  diLuigi Pirandello
 
Casa Editrice   Mondadori  

EAN   8804358661

Sezione   Romanzi italiani

Prezzo   € 5.8
 

Nel 1928 esce una delle ultime raccolte della riorganizzata edizione di Novelle per un anno: Il viaggio, composto di quindici novelle in gran parte databili intorno al 1910. Ad aprire il volume è uno dei personaggi femminili più intensi di Pirandello, quell'Adriana Braggi destinata ad avere più di una trasposizione cinematografica, e il cui viaggio iniziatico, ambivalente esperienza verso l'amore e la morte, spezza un destino, tutto siciliano, di reclusione. Ma il tema del personaggio sequestrato ha un'altra melodrammatica, e siciliana, incarnazione nella protagonista di "Leonora, addio!", che ritroveremo sul palcoscenico di Questa sera si recita a soggetto (1929), ultimo testo della trilogia del "teatro nel teatro". In queste novelle in gran parte circoscritte al femminile, le prigioniere-fuggitive - siano le tre suore di Ignare, che le protagoniste di Gioventù, "Vexilla Regis..." o Spunta un giorno - non si dibattono solo tra mura e lucchetti, ma pur nelle maglie di un destino su cui la donna non ha forza di autodeterminazione e in cui isolata resta l'immagine, mitica e compensativa, di una solare maternità (Felicità). E ai volti di donna si affiancano, speculari, i volti, inconsapevoli e sofferti, di bambine o adolescenti (L'ombrello, Pubertà, Zafferanetta): tragici testimoni di un'infanzia vista quale innocente capro espiatorio, come nelle righe ancora siciliane, di Il libretto rosso.  


  
 
 
 
Trasparenza|Utenti connessi: 135