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In questo libro, divenuto ormai un classico della critica letteraria, Bufalino attinge ai grandi capolavori della letteratura romanzesca per presentarcene i personaggi più memorabili o meglio più autorevoli, nel senso etimologico della parola. Partendo dal 1605, l'anno del "Don Chisciotte" di Cervantes, fino al 1957, anno di pubblicazione dell'"Innominabile" di Beckett, sono delineati centotrentadue ritratti di personaggi unici, protagonisti di pagine indimenticabili e divenuti perciò modelli di riferimento per la produzione romanzesca successiva. Senza alcuna presunzione di obiettività, come egli stesso tiene a pracisare fin dalle prime pagine, Bufalino ci consegna un'opera che - seppur sistemata in modo antologico - nasce esclusivamente da una grande passione e da un vastissimo bagaglio culturale. Ed è con grazia, leggerezza e indiscutibile acume critico che il lettore è invitato, attraverso quattro secoli di letteratura, a scoprire o riscoprire un universo di personaggi che costituisce le fondamenta e la memoria della narrativa contemporanea.