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I Pitard | 1ª ed.
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diGeorges Simenon
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Casa
Editrice |
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Adelphi
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EAN |
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8845915719 |
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Sezione |
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Narrativa |
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Prezzo |
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€ 7.5 |
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"Fulmini del Cielo!". L'ha avuta finalmente la sua nave, il capitano Lannec, dopo anni passati a comandare quelle degli altri armatori! E nonostante le proteste della suocera e le lacrime della moglie l'ha chiamata proprio così, "Fulmine del Cielo", a evocare la sua imprecazione preferita. Ma dei soldi della suocera - i soldi dei Pitard, con quella loro spocchia di piccoli borghesi normanni arricchiti -, della sua malleveria, ha pur avuto bisogno per poterla comprare. Ed è per questo che sua moglie Mathilde ha preteso di fare il primo viaggio insieme a lui: anche se tutto le sembra sporco, anche se soffre il mal di mare, anche se perfino a bordo non le riesce di abbandonare le sue maniere affettate: una vera Pitard! E un po' alla volta Lannec comincia a sentirsi inquieto, a non godersi più i rituali delle traversate - il caffè bollente dopo la siesta pomeridiana, le ore di guardia passate sul ponte a fumare la pipa, finanche le burrasche di pioggia e di vento sulla Manica. Tanto più che subito prima di salpare ha ricevuto un biglietto, anonimo e minaccioso: "Non fare troppo il furbo, Lannec. Il 'Fulmine dal Cielo' non arriverà mai in porto. E tanti saluti a tua moglie. Firmato: uno che sa molte cose". Lui non è superstizioso, e cerca di convincersi che è solo uno scherzo di pessimo gusto, eppure... Eppure tutto va storto, fin dall'inizio. E la situazione non migliora certo quando Mathilde gli comunica, a muso duro, di averlo tradito, e si chiude in cabina per non uscirne più. A poco a poco, come per una inappellabile sentenza del tribunale che gli antichi chiamavano Fato, quello che doveva essere il primo, trionfale viaggio del 'Fulmine del Cielo' si trasforma in un incubo.
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