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Teneri assassini | 1ª ed.
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diGiancarlo De Cataldo
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Casa
Editrice |
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Einaudi
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EAN |
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8806143034 |
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Sezione |
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Gialli e Thriller |
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Prezzo |
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€ 8.2 |
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Di tenero non c'è nulla, se no la straordinaria cedevolezza della materia umana di cui sono composti i giovani criminali di De Cataldo, tutti presi dalle cronache giudiziarie. Sotto l'occhio del narratore l'unica certezza che rimane - ricomposto con apparente impassibilità il singolo "caso" - è che avremmo potuto benissimo trovarci dalla parte sbagliata della storia.
Agli scrittori italiani è imputata spesso una colpa: di non eiuscire a narrare alluminando la aprte nascosta delle cose. De Cataldo i suoi "teneri assassini", adolescenti criminali delle periferie, li ha conosciuti e studiati, come giudice, in anni di processi. Ma proprio da questa conoscenza è nata la certezza che qualcosa, forse la parte essenziale, rimaneva misteriosa, inconoscibile, incerta come era sull'ambiguo confine della realtà. Da qui l'urgenza, per De Cataldo, di lasciar da parte il giudice e di far parlare lo scrittore, il tessitore di storie. Ed ecco una scrittura felicemente, compiutamente narrativa, che per forza di suggestione ci dà la sua verità, in una serie agghiacciante di ritratti che sembrano sospesi tra Natural born killers e il Truman Capote di A sangue freddo, e sono invece italianissimi. Serena, che non si sporca le mani ma manda soavemente ad uccidere; Cassandra, il trans adorato; Marco, ossessionato dal cancro della madre; e tutte le altre figure di questo piccolo, profondo inferno delle nuove periferie italiane, mai raccontato prima, ci indicano che la "verità" difficilmente, forse mai, corrisponde alla verità "processuale". Abita, piuttosto, altrove: per esempio nella mente dell'assassino, in quelle distorisioni più profonde dell'uomo che nessuno ha mai il coraggio di confessare fino in fondo, e che uno scrittore ha invece il dovere di raccontare.
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