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Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un'anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l'ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfet ...
 
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Titolo
Autore
Parole Chiave
 
 
 
 
 
 
 
Il lato sinistro del cuore.
  diCarlo Lucarelli
 
Casa Editrice   Einaudi  

EAN   8806166239

Sezione   Gialli e Thriller

Prezzo   € 14.00
 

"Alla fine, nonostante sia uno scrittore di romanzi, di racconti ne ho scritti tanti anch'io. Cercando di metterli assieme tutti ne sono saltati fuori centododici, e qualcun altro ancora ce ne sarà, nascosto da qualche parte. Di questi, alcuni non mi dicevano piú nulla o erano troppo legati all'occasione per cui erano stati scritti. Alcuni sono diventati romanzi, come Almost Blue, e altri ancora, come certi racconti di mbientazione coloniale, lo diventeranno presto, almeno spero. Gli altri sono qui. In tutti ho cercato di fare l'unica cosa che uno scrittore, di romanzi o racconti che sia, deve fare quando scrive: raccontare una storia che gli piace nel miglior modo possibile e con le parole piú belle che sa. Se ci sono riuscito non lo so. Però ci ho provato". (Carlo Lucarelli) Attenzione a innamorarsi in una pagina sola. Del tutto proibito, poi, innamorarsi di una venere voodoo. E se un gatto perde la testa per te? Che cosa nascondono gli omissis 25? Per un piatto di garganelli al ragú della Linina, si può anche morire. E tra la storia inquieta del maresciallo Leonardi e le avventure di Cornelius, geniale detective-agente segreto vaticano, che fa un po' di male per conto di Dio, chi scegliere? Un Lucarelli sensuale, ironico, comico, pauroso, inquietante, sarcastico, sogghignante come non mai. Come il diavolo, appunto. Carlo Lucarelli è molto noto come autore di romanzi noir e del mistero. Riservato finora a una cerchia esclusiva di estimatori era invece il Lucarelli "breve", autore di storie fulminee come di racconti piú distesi. Lucarelli ha in realtà scritto storie brevi fin dagli inizi della sua carriera di narratore, e nulla piú del racconto illumina sulla natura profonda, e sulle multiformi caratteristiche, del suo talento di scrittore. Quasi che egli abbia bisogno di scrivere bonsai ogni volta che un nuovo motivo si affaccia alla mente, prima di riservarsi di dispiegarlo in forma di romanzo. Ma accade anche, e molto piú spesso, che la narrazione bonsai irrompa e germogli come pura felicità del narrare. Quando non è, come in certe agghiaccianti ucronie, soddisfazione di un bisogno assolutamente etico. Riordinando la mole enorme dei suoi racconti, Lucarelli è stato molto crudele. Verso se stesso, non verso i suoi lettori. Ha tolto tutto ciò in cui non si riconosceva piú, e ha "montato" il meglio, gli oltre cinquanta racconti selezionati, secondo un ritmo mentale, una esigenza musicale che alterna i sapori e i temi. Cosí, mentre il lettore si trova invitato a un ghiottissimo menu, che spazia dall'horror al comico al thriller, unica e del tutto inconfondibile è la voce che lo affascina in questo libro. Forse la voce piú autentica di Carlo Lucarelli, in tutte le sue modulazioni. Una voce che invita alla complicità, che coinvolge in una sorta di ininterrotta danse macabre, di gioco esplicito sui temi della morte e della colpa, in una a volte selvaggia cavalcata diabolica, in una vorticosa confusione di identità dove, alla fine, lo specchio sembra rimandarci l'immagine distorta, ma lucidissima, dei nostri desideri, e delle nostre illusioni.  


  
 
 
 
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