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Non ti muovere | 1ª ed.
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diMargaret Mazzantini
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Casa
Editrice |
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Mondadori
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EAN |
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8804489472 |
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Sezione |
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Romanzi |
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Prezzo |
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€ 16.5 |
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Una giornata di pioggia e di uccelli che sporcano le strade, una ragazza di quindici anni che scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso dove il padre lavora come chirurgo. E' lui che racconta in presa diretta l'accerchiamento terribile e minuzioso del destino. E' lo sgretolamento totale, il disfacimento della maschera di fermezza e cinismo, è lo strappo del pianto davanti al collega neurochirurgo che si assume la responsabilità dell'operazione. Timoteo, il padre, rimane in attesa, immobile nella sua casacca verde, in un salotto attiguo alla camera operatoria. E proprio in questa attesa, gelata dal terrore di un evento estremo, quest'uomo che da anni sembra essersi accomodato nella sua quieta esistenza di stimato professionista, di tiepido marito di una brillante giornalista, di padre distratto di un'adolescente come tante, è di colpo messo a nudo, scorticato, costretto a raccontarsi una verità che gli restituisce un'immagine di sè straniata e violenta. Quasi che nel tepore ovattato delle nostre vite la vera verità possa essere spremuta solo dal dolore. Parla a sua figlia Angela, parla a se stesso nel silenzio che lo circonda. Rivela un segreto doloroso, che sembrava sbiadito dal tempo, e che invece torna vivido, lancinante di luoghi, di odori, di oscuri richiami. Ecco apparire un'estate arroventata di tanti anni prima, una squallida periferia urbana, una donna docile e derelitta, con un nome spropositato, Italia. Ecco l'agguato delle viscere nell'esistenza sterile e ponderata del medico. Con precisione chirurgica Timoteo rivela ora alla figlia gli scompensi della sua vita, del suo cuore, in un viaggio all'indietro nelle stazioni interiori di una passione amorosa che lo ha trascinato lontano dalla propria identità borghese, verso un altro se stesso disarmato e osceno. E il racconto diventa quello di un padre che scaraventa la sua giovane figlia in coma nel proprio inconscio di uomo, di maschio.
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