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6 aprile '96 | 1ª ed.
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diSveva Casati Modignani
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Casa
Editrice |
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Sperling & Kupfer
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EAN |
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8820034956 |
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Sezione |
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Romanzi |
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Prezzo |
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€ 17.00 |
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In una mattina d'estate, nella chiesa milanese di San Marco, qualcuno colpisce brutalmente alla nuca una giovane e bellissima donna mentre sta pregando. Trasportata in ospedale e operata, al risveglio non ricorda più nulla del suo passato e deve iniziare un difficile lavoro di recupero della propria identità. Poco alla volta, dal buio dell'amnesia affiorano i ricordi e, faticosamente, lei ricompone la sua storia e quella della sua famiglia. Ma è un processo doloroso, perché Irene Cordero, questo è il nome della protagonista, si porta dentro un'eredità pesante. La madre Rosanna e, prima ancora, la nonna Agostina, nate e vissute in un paese del Piemonte, hanno pagato a caro prezzo il tentativo di seguire le ragioni del cuore, violando la morale, le convenzioni, la cultura di un mondo contadino che le votava alla sottomissione e all'obbedienza. Le loro esistenze sono state segnate dal marchio di un amore proibito, che per entrambe si è risolto in tragedia, e questo grumo di dolore non ha risparmiato neppure Irene. A diciotto anni ha abbandonato la campagna e ha cercato la sua strada altrove, ma, nonostante il successo professionale e il benessere economico, non è riuscita a trovare un equilibrio sentimentale. Prima ha voltato le spalle ad Angelo, l'amatissimo amico d'infanzia che voleva sposarla. Poi si è legata a Tancredi, l'affascinante e potente uomo d'affari da cui ha avuto un figlio. Ma la passione si è affievolita a causa delle sue incertezze e dei continui scontri. Eppure sarà proprio da questa crisi profonda che Irene trarrà la forza di rinnovarsi, pacificandosi con il proprio passato e guardando con fiducia e serenità al domani. Dalla scrittrice che da sempre racconta i mille volti dell'animo femminile, un intenso, avvincente romanzo dedicato alle donne: quelle di ieri, che hanno sempre dovuto subire la loro sorte, e quelle di oggi, che hanno la fortuna di poter decidere del proprio futuro. Perché non c'è conquista più grande della libertà di scegliere come vogliamo essere e vivere.
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