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Cent'anni di solitudine | 1ª ed.
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diGabriel Garcia Marquez
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Casa
Editrice |
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Mondadori
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EAN |
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880431463X |
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Sezione |
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Letteratura |
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Prezzo |
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€ 7.8 |
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Da Josè Arcadio ad Aureliano babilonia, Dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene dello zingaro Melquiades finalmente decifrate: "Cent'anni di solitudine" di una grande famiglia i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile, in attesa di un figlio con la coda di porco. "Cent'anni di solitudine" rimane un capolavoro insuperato e insuperabile, che nel 1982 valse al suo autore l'assegnazione del premio Nobel. Un libro tumultuoso con i toni della favola, sorretto da una tensione narrativa fondata su un portentoso linguaggio e su un'invidiabile fantasia. Garcia Marquez ha saputo rifondare la realtà e fondare Macondo, il paradigma della solitudine, una situazione mentale e un destino più che un villaggio. Lo ha costretto a crescere avvinghiato alla famiglia Buendìa. Lo ha trasformato in una città degli specchi e lo ha fatto spianare dal vento. In questo universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, galleggia una moltitudine di eroi predestinati alla sconfitta, cui fanno da contraltare la solidità e la sensatezza dei personaggi femminili. Su tutti domina la figura di aureliano Buendìa, il primo uomo nato a Macondo, colui che promosse trentadue insurrezioni senza riuscire in nessuna, che ebbe diciassette figli maschi e glieli uccisero tutti, che fuggì a quattordici attentati e a un plotone di esecuzione per finire i suoi giorni chiuso in un laboratorio a fabricare pesciolini d'oro.
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