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Scrittura cuneiforme. Appunti di Aga Akbar
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diKader Abdolah
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Casa
Editrice |
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Iperborea
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EAN |
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8870911187 |
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Sezione |
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Romanzi stranieri |
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Prezzo |
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€ 16.5 |
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Ismail, esule politico iraniano rifugiato in Olanda, riceve un giorno un misterioso plico. Contiene un taccuino, scritto in strani caratteri incomprensibili. Un manoscritto ritrovato, un codice segreto da svelare: è da questo motivo letterario e romantico, trasformato nel simbolo di una ricerca di radici e di identità, che prende avvio il romanzo. Il taccuino è il quaderno che suo padre Aga Akbar, riparatore di tappeti sordomuto e analfabeta, portava sempre con sé, che "faceva parte di lui come il suo cuore". Peregrinando tra le montagne innevate agli estremi confini tra Iran e URSS, nei villaggi dove si tessevano tappeti volanti e i santi aspettavano il Messia leggendo libri in fondo ai pozzi, Aga Akbar registrava i suoi pensieri nell'unica scrittura che conosceva: i caratteri cuneiformi copiati da un'iscrizione rupestre, quelli con cui Ciro scriveva "Sono il re dei re" e di cui le donne della regione si servivano per annodare nei fili dei tappeti i loro sogni e i loro desideri. Ismail, che di suo padre era stato "la bocca e le orecchie", si pone il compito di tradurlo, per perdonarsi di averlo abbandonato e riconciliarsi con le proprie scelte e il proprio destino. Ora, in quel paese nebbioso e grigio dove tutto è nuovo, perfino la terra del polder su cui abita, dove si è ritrovato anche lui sordomuto e analfabeta davanti a una lingua e usi da imparare, la Persia lontana, la sua storia e le sue tradizioni, i fatti vissuti che si porta scavati dentro sono diventati segni di un passato da decifrare, il suo e quello dell'Iran dell'ultimo secolo. La modernizzazione forzata degli scià, il regime di terrore, la lotta di liberazione, la vittoria degli imam, l'avvento e la fine di Khomeini sono tappe dell'epopea appassionata della famiglia, le cause degli eventi, della fuga, dell'esilio. In un continuo oscillare tra presente e passato, tra Olanda e Persia, tra poesia e realtà, nel riannodarsi dello splendido e commovente rapporto tra padre e figlio, si tessono i temi più attuali dell'odierno convivere: il confronto di civiltà, il rapporto tra tradizione e progresso, religione e laicismo, la capacità di capire e accettare credenze e culture diverse e di ritrovare quel contatto tra gli esseri per cui l'unico vocabolario che serve è quello del cuore.
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