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Le fonti della conoscenza e dell'ignoranza
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diKarl Raimund Popper
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Casa
Editrice |
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Il Mulino
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EAN |
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8815078126 |
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Sezione |
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Filosofia contemporanea |
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Prezzo |
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€ 9.3 |
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I due saggi che compongono questo libro sono, pur nella loro brevità, emblematici della impostazione filosofica di Popper, ed esprimono il senso profondo che ne ha animato la battaglia culturale e politica. Interrogarsi e pronunciarsi sulla validità della nostra conoscenza - problema filosofico per eccellenza - non significa infatti soltanto affinare la speculazione, ma anche offrire visioni del mondo che possono essere fatte proprie da tutti gli uomini. E' un nesso, questo, che il filosofo ha costantemente posto in evidenza anche attraverso il suo insegnamento quasi 'militante'.
Distaccatosi sia dall'empirismo sia dal razionalismo, Popper non ammette fonti privilegiate di verità e giudica deleterio perseguire idolatricamente la certezza e l'oggettività della scienza. La conoscenza è umana e, perciò stesso, intessuta di pregiudizi, sogni, speranze. Possiamo solo procedere per confutazioni, cioè riconoscendo ed eliminando gli errori, che saremo tanto più saggi a cercare quanto più consapevoli saremo della nostra imperfezione.
Indice:
Introduzione (di Dario Antiseri)
1. Le fonti della conoscenza e dell'ignoranza
2. Il sé, la razionalità e la libertà
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